Sembrava non dovesse arrivare mai questo fatidico giorno, tra rinvii burocratici, silenzi assordanti delle istituzioni e, non ultimo, la situazione pandemica ci eravamo oramai, quasi, abituati a dire “chissà quando o addirittura se sarà operativo il RUNTS”.
Oggi finalmente non solo il Ministero del Lavoro ci ha confermato che il Runts sarà realtà ma ci ha fornito anche l’agognata data a partire dal quale sarà effettivamente operativo il registro.
Il D-day è stato fissato per i giorni del 22/23 e 24 del prossimo Novembre e per il 23 Dicembre; ma vediamo con esattezza cosa accadrà nei su indicati giorni:
22 Novembre – da questo giorno in poi non sarà più possibile iscriversi negli attuali registri APS, ODV ed ONLUS;
23 Novembre – Inizia la fase di trasmigrazione dei registri regionali e provinciali delle APS ed ODV nei corrispondenti Uffici e Sezioni del RUNTS; tale fase, della durata di 90 giorni, si concluderà il 21 Febbraio 2022 e da allora inizierà, poi, a decorrere il termine di 180 giorni durante il quale gli Uffici del Runts effettueranno i controlli sulla documentazione ricevuta;
24 Novembre – Inizia l’operatività del RUNTS per tutti gli enti che vogliono procedere con la richiesta di iscrizione e che non sono soggetti al procedimento di trasmigrazione sopra indicato; sarà quindi operativa la piattaforma telematica che consentirà di presentare la domanda di iscrizione al registro;
23 Dicembre – Inizia la fase di tramigrazione del Registro Nazionale delle APS; i dati contenuti nel suddetto registro confluiranno nelle rispettive Sezioni ed Uffici del Runts a seconda che si tratti della singola associazione nazionale (futura rete associativa) oppure delle corrispondenti associazioni rappresentative territoriali o i relativi enti affiliati. Anche tale fase, della durata di 90 giorni, si concluderà il 21 Febbraio 2022 e da allora inizierà, poi, a decorrere il termine di 180 giorni durante il quale gli Uffici del Runts effettueranno i controlli sulla documentazione ricevuta.
Detto ciò, al fine del completamento della riforma del terzo settore si resta in attesa dell’altro tassello fondamentale ovvero l’operatività del comparto fiscale disciplinato dal titolo X del Codice del Terzo Settore (D.Lgs. 117/2017); in tale ottica, di certo, l’operatività del Runts innanzi indicata, determinerà un’ accelerazione da parte del Governo nella richiesta di autorizzazione da parte della Commissione UE sulle norme fiscali.
Siamo ormai prossimi al compimento di quel processo di riforma iniziato nel 2016 (legge delega), formalizzato nel 2017 (D.Lgs. 117/2017) e che porterà una rivoluzione epocale nell’ambito del Terzo Settore.
Pubblicato il 28/10/2021 Avv. Luca Concilio